NEST – IAPB 2008 meeting

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Nella magnifica cornice del Polo tattile multimediale, creato per volontà dell’Avvocato Giuseppe Castronovo, presidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, nell’ambito della nuova sede della stamperia Braille a Catania, si è svolto un significativo incontro con l’Azienda NEST (Neurovisual Science Technology)

per programmare un rapporto di collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica. L’IAPB pone la sua attenzione a nuove iniziative territoriali che ben si inquadrano con la propria filosofia nell’ambito della prevenzione delle malattie oftalmologiche. Da sempre alfiere di progettualità e di forte investimento, l’Agenzia ha dedicato e continua a dedicare a questo settore attenzione e risorse. In questo caso si tratta di un intervento dedicato alla territorialità, ma che si pone all’interno del processo di globalizzazione che deve necessariamente coinvolgere tutte le realtà: non si può più ragionare, infatti, solo in termini di ottiche regionali o nazionali nell’ambito della ricerca perché siamo in un villaggio globale dotato di un sistema che ha strumenti nuovi che devono essere utilizzati al meglio.

La NEST è un’azienda in start-up, nata dalla collaborazione tra un gruppo di oftalmologi, di neurologi e di esperti della tecnologia bioinformatica, che opera nell’ambito della ricerca sulle patologie neurovisive impiegando nuovi approcci biotecnologici. La sua attività si svolge all’interno dell’incubatore tecnologico di Catania, MEDSPIN (Progetto SpinLab), consorzio tra Università di Catania e Sviluppo Italia – Sicilia. Il programma di cooperazione che vede la NEST come partner mira ad approfondire alcuni settori di ricerca che rivestono un ruolo importante anche nell’ambito dei programmi d’azione comunitari in materia di sanità pubblica.

Un settore della ricerca per cui NEST è particolarmente impegnata riguarda l’area delle malattie rare. Questo per la presenza di una patologia rara ad altissima incidenza nel territorio siciliano: la drepanocitosi che produce conseguenze altamente invalidanti sull’apparato neurovisivo.

Le complicanze oculari nella drepanocitosi sono legate a fenomeni microocclusivi a livello vascolare e sono prevenibili mediante adeguati piani di screening e nuovi approcci terapeutici.

La NEST mette a disposizione il proprio know-how di sviluppo tecnologico allo scopo di consentire la prevenzione delle complicanze oculari nella drepanocitosi in un luogo ove la malattia determina ancora numerosi casi di menomazione visiva.

L’impegno della NEST ha avuto un particolare riconoscimento per il fatto che il progetto “Drepanocitosi” ha ottenuto l’approvazione dell’Assessorato Regionale alla Sanità oltre che la collaborazione delle prestigiose Aziende Ospedaliere-Universitarie della città di Catania: Azienda Policlinico “Gaspare Rodolico” ed Azienda “Vittorio Emanuele”.

L’esperienza maturata nell’ambito di questa patologia rara sarà indispensabile per gestire lo sviluppo di tecniche innovative per lo studio del microcircolo e per la gestione di farmaci di nuova generazione. Si preannuncia, infatti, l’avvio di un nuovo progetto di ricerca sulle alterazioni vascolari dell’apparato visivo nella “sindrome metabolica”, situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare e mortalità che comprende una serie di fattori di rischio presenti contemporaneamente nella stessa persona: ipertensione, iperglicemia, aumento dei trigliceridi, riduzione del colesterolo “buono” ed obesità. Si tratta di una patologia emergente (sono affetti da tale sindrome dal 30 al 44% della popolazione di età superiore ai 40 anni!) che produce tra l’altro una serie di patologie oculari: sindrome dell’occhio secco, cataratta, glaucoma, maculopatie, retinopatie, neuropatie.

La ricerca NEST mira soprattutto ad esplorare vie del tutto nuove e tentare approcci originali rispetto a quelli tradizionali.

È il caso del percorso intrapreso verso la farmacologia biologica, per le molecole di origine naturale in alternativa a quelle classiche di sintesi proponendo quindi soluzioni terapeutiche che devono essere efficaci ma, al tempo stesso, sempre meglio tollerate.

Su questa filosofia si inserisce lo sviluppo di farmaci quali l’acido alfa lipoico, sostanze endogena, priva di effetti collaterali, che interviene nei processi che consentono alla cellula di ricavare le proprie fonti energetiche. Dallo studio dell’acido lipoico, quindi, derivano preparati di provata efficacia atti a correggere difetti metabolici sia congeniti, sia secondari a situazioni cliniche diverse: si pensi che l’acido lipoico è in grado di intervenire nella modulazione dei livelli di glucosio senza indurre alterazioni metaboliche secondarie gravi.

A livello oculare studi della NEST hanno dimostrato un effetto benefico altamente significativo nella sindrome dell’occhio secco e nella prevenzione delle patologie oculari di origine vascolare.

In questa ottica si inseriscono altre importanti linee di ricerca e di sviluppo quali quelle presenti nel progetto “Donna e Occhio” che la NEST propone per lo studio dei “Gender Bias” in oftalmologia.

Forse in passato si tendeva a sottovalutare i disturbi della funzione visiva nel corso di eventi considerati naturali quali la gravidanza, il ciclo mestruale, la menopausa, le terapie ormonali (contraccezione, terapie sostitutive), perché probabilmente non si aveva la piena percezione del ruolo che le donne assolvono fornendo un valido contributo allo sviluppo socio-economico della società.

Garantire una efficienza della funzione visiva ed una prevenzione di patologie oculari che colpiscono prevalentemente il sesso femminile è lo scopo del progetto “Donna e Occhio” della NEST che affianca l’interesse per patologie emergenti (ad esempio le situazioni di dry eye che nella donna raggiungono elevatissima incidenza e risentono moltissimo della presenza di inquinanti ambientali) e nuovi approcci biotecnologici.

La ricerca NEST risulta dunque, nell’ambito dei progetti illustrati, finalizzata al raggiungimento di un obiettivo finale: il benessere del paziente. L’IAPB, nella persona del suo Presidente, Avv. Giuseppe Castronovo, interessata all'iniziativa in termini complementari e sinergici, esprime un giudizio indubbiamente positivo sulle esperienze della NEST fin qui descritte e l’intenzione di procedere congiuntamente sul piano operativo e sul versante progettuale.

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